venerdì 11 febbraio 2011

Il naufragio del Polluce


Sono rientrato dalla Francia ormai da qualche giorno, e con un po' di calma vorrei spendere qualche parola sul progetto oggetto dei post precedenti.


"Il naufragio del Polluce" vorrebbe raccontare un pezzo di storia della marineria italiana, quando la sera del 17 giugno 1841 il piroscafo a pale "Polluce" venne speronato al largo dell'Isola d'Elba dal piroscafo Mongibello. L'incidente all'epoca fece scalpore anche perchè sulla nave viaggiavano molti passeggeri aristocratici e facoltosi, in cabine di prima classe. Col tempo però il fatto venne dimenticato, fino a quando nel 2000 il relitto è stato localizzato e saccheggiato da un gruppo di avventurieri britannici, poi incriminati e condannati grazie ad un'operazione investigativa che ha coinvolto Carabinieri e Scotland Yard.
Nell'ottobre del 2005 il Ministero per i Beni Culturali è pervenuto ad un contratto di sponsorizzazione con l' Historical Diving Society Italia (vedere sul loro sito alla voce POLLUCE)per effettuare lo scavo del relitto, che giace a 100 m di profondità. L'organizzazione del cantiere è stata affidata alla ditta Marine Consulting srl, di Mezzano di Ravenna, con il supporto del Comune di Porto Azzurro.
In tutto questo il mio compito, come archeologo subacqueo, è consistito nel seguire e dirigere il lavoro degli OTS (palombari), mediante collegamento audio-video (sono un archeologo subacqueo ma non sono operativo a quella profondità!). Il materiale recuperato riveste un interesse eccezionale.
Migliaia di monete, gioielli, corredi di bordo, effetti personali e molto altro sono oggi visitabili, QUI, nella mostra a Genova dedicata a Raffaele Rubattino, armatore del piroscafo di cui ricorreva lo scorso anno il bicentenario della nascita e che ebbe un ruolo nel processo di unificazione dell'Italia per aver dato a Garibaldi le navi della famosa spedizione.

Il materiale per una storia, in questo caso a fumetti, non manca: mi piace immaginare l'intreccio di storie tra alcuni passeggeri immaginari, sullo sfondo del reale contesto storico.

Gli editor a cui ho fatto vedere il soggetto sono rimasti colpiti dalla storia, per poi passare alle critiche nel merito tecnico: disegno, inchiostrazione, colore e costruzione delle tavole. Critiche costruttive esposte con grande professionalità. Una bella lezione di stile di cui fare tesoro.

Nella speranza di riuscire un giorno a raccontare questa vicenda anche con un fumetto...

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